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Coronavirus: boom di vendite ecommerce +81% e difficoltà del settore

In questo periodo l’allarme del Coronavirus è estremamente alto e il numero di contagi è in aumento, la quarantena imposta prevede di stare al casa al fine di arginare quanto più possibile i contagi di Covid19, soprattutto per quanto riguarda le fasce di persone che più devono essere tutelate in assoluto, tra cui anziani ed immunodepressi, oltre che ulteriori fasce di persone le cui difese immunitarie sono basse. Per queste ultime infatti, il rischio di mortalità è maggiore.

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Pertanto, al fine di arginare i contagi e sostenere al meglio la situazione nell’ambito sanitario, è necessario rimanere in casa ed uscire esclusivamente per motivi necessari: uno tra questi è, ovviamente, la spesa.

Infatti, uno tra i principali motivi per cui le persone escono di casa è il rifornimento di cibarie e bevande, ovviamente nelle giuste precauzioni. È consigliato che una sola persona appartenente al nucleo famigliare esca fuori casa, mentre, nel caso degli anziani, in molte regioni vi sono delle iniziative che permettono di portar loro la spesa direttamente a casa, in modo da evitare che questi possano correre rischi.
Ovviamente però, coloro che rimangono a casa possono accedere a tanti e-commerce grazie alla rete Internet, e pertanto acquistare beni di più o meno primaria necessità.
Data infatti la situazione attuale, si sta riscontrando una vendita negli e-commerce aumentata del ben 81%, tanto da caratterizzare una difficoltà nello stesso settore di non poca rilevanza.

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Come già anticipato, data la situazione di quarantena, molte persone hanno dovuto cambiare le proprie abitudini, trovando nuovi hobby o modi al fine di impiegare il proprio tempo durante il corso delle loro giornate.
A tal proposito, un’indagine Nielsen ha svelato le statistiche attuali sulle vendite online dei prodotti di largo consumo, le quali hanno testimoniato un aumento oltre l’80% da fine Febbraio ad inizio Marzo, rispetto all’anno precedente. È stato inoltre segnalato un incremento di almeno 30 punti percentuale, se tali statistiche sono riferite al periodo che ha preceduto l’esplosione dell’emergenza Covid-19.

Erano preparate le attività online a questo boom?

Infatti, per molte attività online tale boom non è stato affatto prevedibile, e quindi gli stessi settori si sono ritrovato in posizioni alquanto scomode. Per questo dei simili boom possono effettivamente essere previsti nei casi di saldi in giorni prestabili, quali, ad esempio, il Black Friday oppure il Cyber Monday.
Però, in una tale situazione d’emergenza, i settori dell’e-commerce non avevano certamente previsto delle simili vendite elevate, e spesso fuori dalla loro portata.
Infatti, al fine di gestire al meglio una simile situazione, è necessario gestire lo stesso surplus degli ordini tramite quattro elementi fondamentali: il magazzino, l’assistenza clienti, l’approvvigionamento della merce e la velocità del sito. Se anche solo uno di questi quattro elementi funzionasse male infatti, indubbiamente tutti i restanti elementi non riuscirebbero a gestire al meglio la situazione.

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È quindi necessario essere in grado di garantire anche diverse opzioni d’acquisto per facilitare il ritiro al cliente, o mettere a disposizione un costumer care che parli più lingue e che sia attivo l’intera giornata.
Inoltre, tali boom delle vendite non influiscono esclusivamente sui consumi dei clienti, bensì sulla stessa professionalità dei siti: questi ultimi potranno infatti dare prove di capacità e professionalità nel gestire numerose vendite, con l’obiettivo di non fallire e cercare di soddisfare quanti più clienti possibile. In questo ambito, l’assistenza clienti ha un ruolo fondamentale nel momento in cui il cliente si sente poco sicuro sul suo ordine: è quindi necessario che questo sappia fornire ogni singola raccomandazione e risposta al cliente nel minor tempo possibile.

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Purtroppo, l’assalto ai vari siti e-commerce ha anche portato all’aumento delle frodi. L’analisi creata dalla Nielsen ha riportato delle ingenti vendite, tra il 24 Febbraio ed il 1 Marzo, che hanno fatto registrare un picco di crescita pari al 12,2%.  La media nazionale complessiva ha raggiunto il 15%, mentre in Veneto si è registrato il 20%.
Amazon stesso ha dovuto avvertire la propria clientela di possibili ritardi, proprio a causa dell’aumento dei clienti a livello globale. Anche in Giappone si ha tale situazione.
In Cina invece, l’Alibaba’s ha deciso di condividere i propri dipendenti con aziende e ristoranti che si occupano delle consegne a domicilio, al fine di poter rispondere al grande numero di acquisti creati in tale emergenza.

Problemi correlati alla spesa online

Come già anticipato, fare la spesa online si è rivelato ormai essere un grosso problema. I negozi rimasti aperti stanno cercando, per quanto possibile, di potenziare il loro servizio e stabilire dei tempi di consegna quanto più breve possibile. Alcuni siti inoltre, data la grande difficoltà, dichiarano di accedere alla loro piattaforma in un secondo momento, non potendo momentaneamente accettare ordini.
Oltretutto, a causa dell’acquisto di massa di moltissimi beni di prima necessità, in vari siti sono addirittura venuti a mancare cibi quali la pasta, o ulteriori.
Esselunga è uno tra i tanti siti che fornisce una data di consegna, ma dispone di una disponibilità pari ai quindici giorni, con una fascia oraria che va dalle 18:00 alle 20:00.
Non vi sono ulteriori possibilità. Oltre a ciò, Esselunga invita ad aspettare alla mezzanotte, ossia quando partirà automaticamente il programma delle consegne del giorno successivo.

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Al fine di garantire un servizio equo a tutti quanti, Esselunga ha stabilito un limite di spesa settimanale per ogni suo cliente.
Tale problematica può anche essere sottolineata per il sistema di consegne di Amazon Pantry, il quale si trova in estrema difficoltà soprattutto per il problema di assortimento: normalmente infatti, questo sito non tratta prodotti freschi o surgelati, ma in questo momento si ritrova sprovvisto di prodotti alimentari che possono anche scadere dopo diverso tempo.
Invece, la situazione in altri supermercati quali Supermercato24 è ugualmente grave: quest’ultimo infatti non ha slot liberi per la consegna.
EasyCoop invece, ha optato per un servizio di consegna garantita alquanto rapida.
La situazione di tali siti e supermercati è la medesima, dal Nord al Sud.
Pertanto, è necessario che le stesse persone prendano delle precauzioni sul cibo, e che facciano una spesa duratura nel corso dei tre giorni o di una settimana. Inoltre, è anche indispensabile pensare al comperare solo il necessario, e non ciò che potrebbe solo essere un alimento o più alimenti aggiuntivi.
Infatti, fare una spesa eccessiva permette solo di togliere ad altre persone la possibilità di fare una tipica spesa normale, soprattutto dal momento in cui più e più cittadini iniziano ad acquistare sempre più cibi ed elementi non essenziale e aggiunti.
I siti online che permettono di fare la spesa, non riescono più a consentire una data di consegna, e pertanto invitano a ricollegarsi più tardi dal momento in cui il loro sistema va in crash a causa degli eccessivi quantitativi di ordini.
La mole di richieste infatti è ormai enorme, e pertanto molti di questi siti hanno cercato di attrezzarsi quanto meglio possibile con vari limiti e differenti soluzioni precedentemente citate. Pur essendo positivi però, non è possibile sapere se la settimana successiva a questa andrà meglio, dato il ritmo frenetico delle consegne e degli ordini giornalieri.

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Nel frattempo, è fondamentale che chi ha la possibilità di farsi portare la spesa direttamente nella propria casa, soprattutto individui quali anziani, ossia coloro che sono tra i più vulnerabili a questo virus, provi a collegarsi in seguito alla mezzanotte. Infatti, in seguito a tale orario è disponibile il calendario con delle nuove disponibilità, e pertanto sarà più fattibile prepararsi.
Si può inoltre considerare l’opzione di contattare alcuni punti vendita del proprio vicinato, così da poter verificare se accettano o meno degli ordini telefonici e fanno, infine, delle consegne a domicilio. Probabilmente i prezzi di tali prodotti e piccoli negozietti saranno più alti rispetto a quelli delle grandi catene, ma se questa è l’unica opzione rimasta, è lecito porre la salute al primo posto e stare a casa là dove è presente la possibilità di farlo.

Difficoltà di consegna di Amazon

Amazon è un sito ben conosciuto a livello globale come sito affidabile e che vende vari tipi di prodotti, ed è inoltre conosciuto per la sua affidabilità ed il suo potenziale servizio clienti. In seguito al decreto che però ha fatto chiudere tutti i negozi, al fine di contenere il contagio, il colosso di Amazon ha deciso di concentrarsi di più sulle forniture ad alta richiesta.
Anche Amazon è stato intaccato dall’esplosione del flusso di vendite dell’e-commerce, e pertanto Jeff Bezos stesso ha dichiarato di aver effettuato 100mila nuove assunzioni nel territorio degli Stati Uniti, aumentando inoltre la retribuzione dei lavoratori di quest’ultimo territorio così come in Canada di due dollari l’ora, fino al mese di Aprile.
In Italia, Amazon sta dando un grosso peso alle consegne: queste ultime infatti, indipendentemente dall’essere o meno un cliente Prime, sono state perennemente affidabili e puntuali, fatta eccezione per qualche disguido o mancata consegna a cui Amazon cerca di porre rimedio, al fine di soddisfare al meglio i propri clienti.
Ebbene, in Italia si sta avendo un’esaurimento di materiali di carattere sanitario ed igienico, ed è per tale motivo che il sito italiano sta cercando di dare priorità a questa categoria di materiali e dare priorità soprattutto alle consegne.

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Queste ultime sono purtroppo caratterizzate anche da degli allungamenti stessi dei tempi di consegna, indipendentemente da quale piano abbia scelto il cliente.
La prioritizzazione che ha messo in atto il colosso di Amazon non solo riguarderà quindi tutti i clienti, bensì durerà fino al 5 Aprile: infatti, se fino ad ora i tempi di consegna di Prime prevedevano dalle 24 alle 48 ore, oggi si estende tale periodo di consegna fino ad un paio di giorni. In ogni caso però, l’abbonamento Prime non verrà cancellato, in quanto riesce ad offrire tutt’ora una serie di vantaggi per i suoi clienti.

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In conclusione, molti siti dell’e-commerce stanno avendo un boom di vendite eccezionali, pari se non superiori ai giorni prestabiliti di saldi o di giornate di shopping, dove lo staff di tali aziende si rifornisce e si prepara al fine di soddisfare quanti più clienti possibile. In questo caso però, data l’emergenza, moltissime aziende, dalle più piccole alle più grandi, si sono trovate in forte difficoltà nel soddisfare ogni cliente sia negli ordini che nei tempi di consegna.

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Nel particolare, i problemi principali si sono ritrovati nel rifornimento dei prodotti delle categorie igienico sanitarie, così come nelle consegne, come già anticipato. Tali siti sono raccomandabili soprattutto oltre la mezzanotte, nel caso non si abbia la possibilità assoluta di uscire in quanto il supermercato è troppo distante o si è particolarmente vulnerabili al virus, è possibile accedere al sito interessato dopo la mezzanotte, quando il sistema delle consegne presenta delle nuove possibilità per i clienti, o si possono evitare le grandi aziende, tentando invece di affidarsi alle aziende più piccole che, seppur costose, potrebbero garantire un servizio a domicilio.

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