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bonus edilizi e restauro facciate

Legge di Bilancio 2020: bonus edilizi e restauro facciate

La versione definitiva della Legge di Bilancio 2020 è ormai pronta per approdare in Parlamento e vi sono diverse novità per quanto concerne i bonus edilizi, ovvero quelli legati alla casa. Il Governo ha optato per la proroga di diversi bonus edilizi e per l’introduzione di una nuova agevolazione, il cosiddetto bonus facciate, che mira a garantire il decoro urbano.

L’introduzione del “bonus facciate”

La novità più interessante della Legge di Bilancio in tema di incentivi edilizi è senza dubbio quella relativa all’introduzione del cosiddetto “bonus facciate“. L’inserimento nella Manovra di questo nuovo bonus edilizio era stato anticipato qualche giorno fa dal titolare del dicastero dei Beni Culturali. Dario Franceschini in un tweet aveva infatti annunciato la scelta del Governo di dare vita ad una misura sotto forma di detrazione avente lo scopo di rendere più belle le città italiane e che ha tratto origine da una legge francese della seconda metà del secolo scorso, la nota Loi Malraux a cui si deve gran parte dei cambiamenti di cui le città francesi sono state protagoniste nel corso degli ultimi decenni.

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Ma in cosa consiste nello specifico il “bonus facciate”?

La cosa fondamentale è che gli stessi riguardino la facciata del palazzo. Tale definizione, giuridicamente a maglie molto larghe, sta a significare che anche una semplice ritinteggiatura della facciata di un condominio darà la possibilità di usufruire di questa agevolazione: quello che è fondamentale è che il lavoro, anche di manutenzione ordinaria, riguardi l’intera facciata del palazzo e che sia mirato ad un restauro o miglioramento estetico e strutturale dell’edificio.

La speranza del Governo è che con questo nuovo bonus si spinga al recupero estetico e strutturale di molti edifici costruiti tra gli anni ’50 e ’70 del secolo scorso, che dati alla mano appaiono essere quelli in condizioni peggiori.

Secondo alcuni esperti il riferimento ai lavori di manutenzione ordinaria apre le porte a diverse possibilità di utilizzo di questo nuovo bonus edilizio: potranno rientrare nel novero di quelle opere di miglioria che sarà possibile fare in detrazione lavori come: il rifacimento dei balconi o di altre parti di una facciata.

Confermato l’ecobonus per il 2020

Tra i bonus edilizi che erano già attivi e che si avviavano alla scadenza ha, per così dire, “strappato la riconferma” l’ecobonus al 65% e al 50% aventi ad oggetto la riqualificazione energetica degli edifici. Con questa decisione la nuova scadenza è fissata per il 31 dicembre del 2020. Quindi anche per l’anno venturo si potrà usufruire di un bonus pari al 65% della spesa sostenuta per effettuare dei lavori di riqualificazione energetica globale oppure lavori con cui si decida di installare pannelli solari. Questi sono solo alcuni esempi degli interventi che si potranno portare in detrazione: va detto che l’elenco completo è rimasto invariato rispetto all’anno scorso.

Confermata, sempre in tema di ecobonus edilizio, anche la detrazione fiscale al 50% per chi nel corso dell’anno venturo dovesse decidere ad esempio di andare a

  • sostituire gli infissi
  • optare per caldaia a condensazione in classe A in luogo di un impianto di climatizzazione invernale

Sicuramente la conferma di questo bonus edilizio è un’ottima notizia non soltanto per chi ne andrà ad usufruire, ma anche per tutti quelli che si battono per il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente.

Confermato anche il bonus ristrutturazione 50%

Tra i bonus edilizi di cui si potrà continuare ad usufruire anche nel corso di tutto il 2020 vi è il bonus ristrutturazione, che il Governo ha deciso di confermare in toto. Senza dubbio si tratta di un’ottima notizia per tutti coloro che hanno intenzione di effettuare dei lavori di miglioria delle proprie abitazioni, anche se bisognerà ovviamente tutta una serie di valutazioni per capire se i lavori che si ha in mente di fare potranno essere inseriti anche nel “bonus facciate”, che senza dubbio a livello di detrazione risulta molto più invitante. Ovviamente questo discorso non vale per coloro che abitano in un condominio, ma per chi vive in una unità abitativa singola ed indipendente. Detto questo, vediamo nello specifico come si strutturerà il bonus ristrutturazione per quanto riguarda il 2020.

Nella Legge di Bilancio è confermata la detrazione IRPEF del 50% per una spesa che però non dovrà eccedere il limite di 96 mila euro. Così come nella versione che è stata in vigore per tutto il 2019, il credito di imposta verrà versato dallo Stato in un lasso di tempo di 10 anni e in quote annuali di pari importo. Alcuni esponenti delle categorie dei consumatori avevano chiesto al Governo uno sforzo per portare da 10 a 5 gli anni in cui ottenere il rimborso, ma ad ogni modo già il fatto che la norma abbia trovato ancora spazio nella Legge di Bilancio è un’ottima notizia.

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Gli altri bonus edilizi previsti nella Manovra 2020

Infine, le forze politiche che sostengono il Governo guidato da Giuseppe Conte, sono riuscite a trovare le risorse per confermare anche un altro bonus edilizio che era in scadenza e la cui proroga sicuramente avrà degli effetti positivi sulle tasche degli italiani. Il riferimento è al bonus mobili ed elettrodomestici, che così come gli altri bonus oggetto di proroga annuale, non subirà mutamenti. Ciò significa che chiunque abbia effettuato lavori di ristrutturazione nell’anno ancora in corso o che ha intenzione di effettuarli entro il 2020, potrà giovarsi di una detrazione al 50% che riguarderà l’acquisto di

  • elettrodomestici
  • mobili
  • arredi indicati nelle norme attuative della Legge di Bilancio

Le altre detrazioni presenti nella Legge di Bilancio

Nella Legge di Bilancio sono ovviamente previste altre detrazioni, ma prima di andare a scoprire le più importanti, va detto che a parte quelle che fanno riferimento al comparto delle spese sanitarie, è stata decisa una riduzione progressiva per coloro che hanno redditi sopra i 120 mila euro con la perdita totale di tali benefici per coloro che hanno redditi dai 240 mila euro annui in su.

Fatta questa premessa, rimangono invariate le detrazioni per le spese sanitarie, sulle quali vi sarà una detrazione del 19%. Tuttavia rimane la franchigia di 129,11 euro. Tra le altre detrazioni di cui sarà possibile usufruire anche nel 2020, vanno segnalate anche quelle relative ai costi di natura scolastica che i genitori si troveranno ad affrontare. Nello specifico è prevista una detrazione del 19% per alcune tipologie di spese tra cui, a titolo meramente esemplificativo si possono ricordare quelle per

  • iscrizioni e frequenza di asilo nido e scuole fino alla secondaria fino ad un massimo rispettivamente di 632 ed 800 euro
  • iscrizione e frequenza di corsi post-laurea.

Tra le tanti detrazioni presenti nella Legge di Bilancio di cui sta per iniziare la discussione in sede parlamentare, vi sono anche quelle relative alle polizze sulla vita. Anche in questo caso la detrazione prevista è del 19% e nello specifico si struttura nel modo seguente:

  • la detraibilità è al 19% fino ad un massimo di 530 euro l’anno se l’assicurazione va a coprire il rischio di decesso o invalidità permanente non inferiore al 5%
  • la detraibilità è al 19% fino ad un tetto massimo di 1291,14 euro l’anno se la polizza va a coprire la possibilità del verificarsi di una situazione di non autosufficienza per quel che concerne le azioni tipiche della vita quotidiana.

Infine, tornando a parlare dei bonus fiscali legati alla casa, va detto che anche per il 2020 è stata confermata la detraibilità nella misura del 19% per quel che concerne gli interessi passivi del mutuo: come sempre è possibile la detrazione solo per quanto concerne gli interessi passivi di un mutuo contratto per acquistare la cosiddetta “prima casa”.

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