Blog sulla digitalizzazione dell’impresa italiana

Rimborsi per acquisto mascherine e dpi

Il nuovo decreto Cura Italia prevede il rimborso per tutte le partite IVA, delle spese sostenute per l’acquisto dei famosi materiali di protezione anticovid come:

  • Guanti
  • Mascherine
  • Camici
  • Detergenti
  • Disinfettanti

Il bando Impresa Sicura emanato da Invitalia mette a disposizione 50 milioni di euro a tutte le imprese. Dal 11 maggio è possibile iniziare a fare richiesta, solo online. Tutti i prodotti di protezione e sanificazione sono rimborsabili al 100% a fondo perduto ed è un incentivo davvero utile epr aiutare tutte le imprese che in questi mesi hanno sostenuto delle spese inattease a causa del Covid19.

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Tutti possono richiedere il rimborso?

Tutte le imprese italiane possono fare domanda per avere un contributo Statale. L’aiuto economico è quantificato tra i 500 euro ai 150.000 euro per ogni singola partita IVA, a seconda delle caratteristiche che presenta.
Anche le multinazionali possono avvalersi di questo decreto purché abbiano una qualsiasi sede (operativa, amministrativa, fiscale) sul territorio italiano.
Le uniche imprese a cui non verrà accettata la domanda sono quelle che hanno insoluti o cause penali aperte.
Infatti nel decreto è specificato che le aziende che hanno si acquistato dei materiali e componenti di protezione ma non hanno ancora pagato la fattura, non avranno diritto al rimborso.

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Quali spese possono essere rimborsate?

Nella domanda per essere rimborsati è possibile inserire tutti i dispositivi di protezione individuale come:

  • Guanti in lattice e vinile
  • Occhiali di protezione
  • Camici
  • Mascherine ffp1, ffp2, ffp3, quelle con filtro, quelle da infermiere
  • Termometri digitali
  • Disinfettanti per mani e strumenti
  • Detergenti
  • Copriscarpe usa e getta
  • Copricapelli usa e getta

Anche barriere e pannelli protettivi sono al 100% rimborsabili.

Nella domanda dovranno essere allegate anche le fatture di acquisto dei materiali sopra elencati per poter ricevere un rimborso.
Infatti è necessario dimostrare di aver davvero acquistato i prodotti per la sicurezza personale, dei dipendenti e dei clienti.
Queste informazioni sono contenute nella Circolare n.9/E/2020 diramata dall’Agenzia delle Entrate per fornire maggiori chiarimenti su quali prodotti sono ammissibili o meno nel Decreto Cura Italia.

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Come presentare la domanda

Tutto in via telematica deve essere inviato ad Invitalia nella area dedicata ad Impresa Sicura.
L’iter burocratico va svolto online e si divide in più fasi:

1. Richiesta di rimborso/Presentazione della domanda al link prenotazione.dpi.invitalia.it

  • Fare richiesta dalle 9 alle 18
  • Portare il codice fiscale dell’azienda
  • Portare il codice fiscale del rappresentante legale

Dopo un controllo incrociato effettuato dal sistema informatico che verifica l’associazione tra il rappresentante legale e l’azienda, la domanda viene viene messa in moderazione (ordine cronologico) per ulteriori controlli.

2. Trovare la propria azienda sull’elenco.

Alcune domande possono no rispettare determinati requisiti o non essere compilate correttamente e questo rende la richiesta inammissibile. Accertarsi che la propria richiesta sia stata convalidata è essenziale per passare in tranquillità al punto successivo.
Al link https://prenotazione.dpi.invitalia.it/ puoi trovare l’elenco delle impresse ammesse (Elenco 1)e quelle che sono state rigettate (Elenco 2).

3. Compilazione e istruttoria

La domanda è pronta per essere compilata in toto e allegare le fatture sulle spese sostenute per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale.

4. Erogazione del rimborso

Una volta che tutti i punti precedenti sono stati completati correttamente, Invitalia, l’ente incaricato all’erogazione del rimborso, procede con l’erogare le somme di denaro per gli importi stabiliti in precedenza in fase di valutazione della domanda.

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